sopraelevazioniRendere la propria casa più grande, aggiungendo della superficie utile fa sempre comodo, ora ti sveliamo come fare. Facile, realizzando una sopraelevazione, ma solo per chi abita in villa o all’ultimo piano di un edificio. In tal modo si ha il vantaggio di guadagnare spazio aggiungendo camere senza dover cambiare casa e aggiungendo valore al proprio immobile.

Le sopraelevazioni infatti permettono di sfruttare meglio il suolo già urbanizzato e limita la realizzazione di nuove opere di urbanizzazione primaria (fogne, rete idrica, rete elettrica). Esattamente cosa sono? Le sopraelevazioni sono interventi di costruzione che si effettuano sopra l’ultimo piano o sopra il lastrico solare, aggiungendo uno o più piani in altezza. Esse quindi permettono un’estensione dello spazio in verticale, inoltre tali interventi sono stati favoriti dal Governo e dalle Regioni come dimostrano i Piani Casa regionali che permettono, ad alcune condizioni, un aumento della volumetria pari al 20%.  Vi sono anche degli incentivi fiscali per chi ristruttura o riqualifica l’edificio sotto l’aspetto energetico.

Le sopraelevazioni coinvolgono tipologie di immobili e contesti differenti ma è molto diffuso l’impiego del legno in queste strutture grazie agli interventi contenuti sotto l’aspetto dell’impatto ambientale, anche del cantiere, e del tempo di esecuzione delle opere. Le opere realizzate diventano un elemento caratteristico e distintivo, come per esempio è accaduto ad un edificio degli anni Ottanta sopra al quale l’architetto Daniele Menichini ha “aggiunto” un nido di legno, dalle linee moderne. Con questo intervento ha migliorato le prestazioni antisismiche complessive del fabbricato e l’ha reso unico nel suo genere.

Quando si parla di sopraelevazioni, il legno non è del resto solo una scelta dettata da ragioni etiche ma spesso si tratta dell’unica via percorribile per ragioni statiche. Il vantaggio rispetto al peso di un mattone è evidente – peso di un mattone varia fra 1,4 e 1,8 chili al decimetro cubo – esso infatti pesa intorno a 0,45 chili. Un terzo in meno. Altri vantaggi sono la flessibilità e duttilità dei materiali, oltre alla componente di prefabbricazione e assemblaggio a secco, rendendo il cantiere pulito e più efficiente.

Per essere a norma, una soprelevazione deve essere compatibile con il piano urbanistico locale, non deve diminuire l’aria o togliere luminosità ad altre costruzioni, non deve deturpare l’aspetto originario di un edificio. Inoltre, deve essere coerente con le norme antisismiche: a monte di ogni cantiere, vanno verificate le capacità statiche della struttura e delle relative fondamenta, così come va valutata l’eventuale sagoma da dare al nuovo volume, così da renderlo compatibile con il preesistente.

L’introduzione delle sopraelevazioni può essere vista non solo come un’opportunità per creare spazi extra, ma come un’occasione di dare vita a importanti operazioni di recupero dell’esistente.

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