Il Bonus Verde sarà la novità della nuova legge di Bilancio, si tratta di una misura che prevede una detrazione fiscale del 36% per gli interventi di cura e manutenzione di terrazzi e giardini, sia privati che condominiali.

Il ministro delle politiche agricole Maurizio Martina era fortemente a favore di questa nuova misura vista la sua possibile efficacia per diminuire i livelli di inquinamento cittadini e per favorire il florovivaismo anche nelle zone urbane. Le detrazioni fiscali comprendono anche i costi degli impianti di irrigazione e il recupero di aree verdi come i giardini di interesse storico.

Seconda la Coldiretti il bonus verde è una misura da lodare poiché favorisce la diffusione di spazi verdi con parchi e giardini in città, utili per catturare le polveri sottili e così da ridurre gli elevati livelli di inquinamento.

In Italia, secondo i dati Istat, le aree verdi rappresentano appena il 2,7% del territorio dei capoluoghi di provincia. Le città con maggiori criticità in questo ambito sono le metropoli con una disponibilità ridotta di spazi verdi in termini di metri quadrati, la città di Roma ne ha appena 15,9 mq2 nel caso di Milano invece si arriva ai 17,2 mq2 fra parchi e giardini. Fra i capoluoghi più verdi troviamo Torino con i suoi 21 mq2 di spazi verdi.

Utilizzare la leva fiscale del Bonus verde per incrementare lo sviluppo e la cura delle aree urbane è una mossa intelligente per incentivare gli investimenti nel verde. Bisogna riconoscere i benefici che derivano da tali investimenti a livello collettivo, inoltre è un modo per sostenere il settore florovivaistico, area di punta dell’economia agricola

“Si utilizza finalmente la leva fiscale per riconoscere i benefici che derivano alla collettività dalla cura e dagli investimenti privati nel verde, ma si tratta anche di un importante sostegno al settore florovivaistico Made in Italy che, con un valore della produzione attorno ai 2,5 miliardi di euro, è uno dei comparti di punta dell’economia agricola, contribuendo con 753,6 milioni di euro di esportazioni ed un saldo attivo negli scambi pari a circa 230 milioni di euro nel 2016”.