Credito Ecobonus 2017: Esteso anche agli incapienti
Il 22 Maggio la V° Commissione Bilancio della Camera, ha dato il via libera all’emendamento del
decreto-legge c.d. Manovrina (AC. 4444) che estende il credito “ecobonus sui condomini” anche a coloro che hanno
redditi bassi.
L’incapienza, da un lato, e le comprensibili resistenze delle imprese che eseguono i lavori, dall’altro,
avevano contribuito ad ostacolare gli interventi nei condomini, proprio per uno scarso appeal dello
strumento della detrazione/cessione del credito.
“Oggi non abbiamo solo migliorato l’ecobonus per i condomini: abbiamo aperto una prospettiva con
benefici potenzialmente enormi per l’economia e l’ambiente“ dice il primo firmatario dell’emendamento, “il
bonus fiscale si estende anche alle famiglie più povere. Un doveroso atto di giustizia sociale“.
Nel credito ecobonus rientreranno, dunque, tutte le spese sostenute dal 1 gennaio 2017 al 31 dicembre 2021 per
interventi di riqualificazione energetica di parti comuni degli edifici condominiali.
In base all’emendamento, quindi, i soggetti beneficiari possono optare per la cessione della
detrazione teoricamente spettante ai fornitori che hanno effettuato gli interventi o ad altri soggetti privati,
compresi istituti di credito e intermediari finanziari. Così i soggetti cessionari hanno titolo a godere di un
credito di imposta nella misura della detrazione teoricamente spettante fruibile in 10 quote annuali di pari
importo.
In tal modo non solo si è creato uno strumento in grado di colmare le differenze reddituali e
indirizzare i condomini verso un futuro più green ma anche un modo per attenuare i contrasti tra condomini.
Il Vice Ministro dell’Economia e delle Finanze, Enrico Morando, aveva evidenziato che una famiglia,
proprietaria della casa, incapiente, non potendo detrarre né la spesa né traendo alcun ulteriore vantaggio
economico dall’intervento, si sarebbe, presumibilmente, opposta ai lavori in condomino. Con questo
emendamento, quindi, il problema viene superato, perché si potrebbe avere il consenso anche dei condòmini,
meno abbienti, raggiungendo con facilità la maggioranza in assemblea.