Milano: Resilient City
La Giunta meneghina ha concluso il percorso, avviato nel 2014, approvando il protocollo d’intesa
con Fondazione Rockfeller con lo scopo di definire strategie specifiche volte a rendere la città sempre più
capace di affrontare il cambiamento. Del progetto “100RC”, promosso dalla “Rockefeller Foundation” per
diffondere e sviluppare in tutto il mondo strategie urbane improntate alla resilienza, fanno parte ad oggi 99
città di tutto il mondo, prescelte tra oltre 700 candidature.
Il progetto 100RC sostiene l’adozione e l’integrazione di una visione della resilienza che comprende
non solo gli eventi traumatici (terremoti, inondazioni, epidemie ecc.,) ma anche gli eventi stressanti che
indeboliscono quotidianamente o ciclicamente il tessuto di una città, tra cui possono annoverarsi elevati tassi
di disoccupazione, sistemi di trasporto pubblico inefficienti o eccessivamente costosi, forme di violenza o
carenze idriche e alimentari croniche.
Milano è una città resiliente nella misura in cui è definita “Smart city”, in grado, cioè, di affrontare le
nuove sfide poste della crisi economica, impiegando le proprie risorse umane, creative e imprenditoriali.
Milano è resiliente anche come “capitale” italiana della Sharing Economy e della Green Economy e per
l’attenzione ai temi ambientali: la qualità dell’aria e dell’acqua, la tutela, la valorizzazione del suolo e la
riduzione dello sfruttamento del territorio.
Le città della rete 100RC, stando al sito istituzionale del Comune di Milano, saranno dotate di risorse
che si articolano in quattro principali direzioni:
1. Orientamenti finanziari e logistici per la creazione di una nuova posizione innovativa nel
governo della città e un Chief Resilience Officer che assumerà un ruolo di guida negli sforzi compiuti dalla
città per il conseguimento della resilienza.
2. Sostegno del Chief Resilience Officer alle parti interessate per guidarle verso lo sviluppo di
una strategia di resilienza. Tale strategia, messa a punto nel corso di un periodo compreso tra sei e nove
mesi, costituirà la roadmap della resilienza di ogni singola città.
3. Accesso a strumenti, fornitori di servizi e partner del settore pubblico, privato e
organizzazioni non governative in grado di aiutare le città a sviluppare e implementare le specifiche strategie
di resilienza.
4. Inserimento nella Rete 100RC grazie al quale i Chief Resilience Officer potranno condividere
le migliori pratiche, risolvere problemi a livello collettivo e fare tesoro delle esperienze altrui e del
contributo offerto da altri esperti in materia di creazione della resilienza.
“Milano è una città estremamente importante nell’ambito del network 100 Resilient Cities, perché ha
dimostrato di avere leadership e progetti innovativi su tematiche fondamentali quali i cambiamenti climatici,
i trasporti e la riqualificazione del territorio. Avrà l’opportunità, grazie al nuovo status di città metropolitana,
di sviluppare, importare ed esportare buone pratiche e progetti pilota secondo modelli innovativi che possano
essere estesi ad altri centri urbani, in Italia e nel mondo” ha sottolineato Cristiana Fragola, direttore Europa e
Medio Oriente di 100 RC della Fondazione Rockefeller.