Effetti del Covid: sempre più persone dicono di no alle stanze in affitto. Boom dei cali di richieste.
Anche in questo caso, la pandemia ha lasciato la sua impronta.
Si parla infatti delle stanze in affitto e della loro richiesta, sempre più in calo, nel mercato immobiliare.
A dire il vero, il virus non è la causa diretta di questa curva decrescente della domanda delle stanze affitto. Infatti, si ritengono i responsabili indiretti, questi tre fattori:
- Smart Working
- Didattica a distanza per gli universitari
- Turismo
Oramai, sempre più persone lavorano e lavoreranno da casa. Questo sta incidendo notevolmente sulla scelta dell’appartamento in cui vivere e allo stesso tempo lavorare nel modo più comodo possibile e con spazi congrui alle esigenze.
Per questo motivo si tende all’acquisto di appartamenti come monolocali, bilocali a dispetto delle stanze in affitto e in condivisione.
La didattica a distanza invece, ha portato a uno svuotamento, da Nord a Sud, delle stanze che venivano solitamente affittate a studenti e lavoratori fuori sede.
Come emerge da uno studio infatti, ad oggi la disponibilità di camere rispetto al 2019, è raddoppiata.
Per quanto riguarda il fattore turismo invece, sappiamo che il settore terziario è stato messo in ginocchio dalla pandemia.
Questo ha fatto sì che numerosi appartamenti destinati alle case vacanze, si svuotassero. Le stime parlano dell’80%-100% delle prenotazioni cancellate, non solo per questo periodo di emergenza, ma anche per il medio termine.
Pertanto, si sta lentamente assistendo a una riconversione alla locazione tradizionale,che va a incrementare ancora di più l’offerta nel mercato immobiliare degli affitti.
Ad oggi lo scenario italiano vede tra le città più colpiteMilano al primo posto, seguita da Bologna, Padova, Firenze e Torino, infine troviamo Roma, Napoli e Pisa.