In Italia gli affitti sono aumentati del 4,6% nell’ultimo anno secondo uno studio di Idealista. L’aumento più alto invece nell’ultimo anno è stato registrato dalla Val d’Aosta.

Gli affitti più costosi sono registrati In Lombardia ( da 13,6 euro a 2 milioni), seguita da Como, Monza-Brianza, Bergamo, Brescia  e Varese.

Le altre regioni con gli affitti più cari, dopo la Lombardia, sono il Lazio, con media per affitto casa di 11,7 euro/m2, e la Toscana con 11,3 euro/m2 in media, che vede un aumento del +5,2% rispetto all’anno precedente.

Le regioni in cui si registrano i canoni d’affitto più bassi, invece, sono Molise (5,7 euro/m2 ) e Calabria (5,7 euro/m2 e -2,6% su base annua). La Sicilia è la terza regione meno cara d’Italia (5,9 euro/m2).

Analisi Regionale

Se vogliamo fare un’analisi per aree geografiche, al Nord la regioni più cara, dopo la Lombardia, è l’Emilia-Romagna, con 10 euro/m2. Le province più care invece sono Rimini (15,5 euro/m2), Ravenna (14,4 euro/m2) e Bologna (11,8 euro/m2). In Trentino-Alto Adige, invece, mediamente si pagano 9,9 euro al m2 per un affitto (+3,7% rispetto a dodici mesi fa).

In Veneto il costo medio d’affitto è di 8,6 euro/m2 , +8,3% rispetto al 2018. Un aumento si è verificato anche in Friuli-Venezia Giulia (+8%), con 7,8 euro/m2. In Piemonte i canoni di locazione si attestano intorno a 7,4 euro/m2 (-0,3%).

Al Sud le regioni più care sono Basilicata (7,1 euro/m2 e +6,6%) e Puglia (7 euro/m2 e +4,3%). In Campania, invece, la media è di 6,4 euro/mq (-1,6%) con i picchi che si registrano a Salerno (7,6 euro/m2) e Napoli (7,4 euro/m2).

Al centro La provincia più cara è Pesaro Urbino (7,7 euro/m2), la meno cara invece è Fermo (6,3 euro/m2). A livello regionale nelle Marche si registra una crescita dei canoni di locazione del 7,7%, con i prezzi che si assestano a 7,2 euro/m2. In Umbria, il prezzo medio d’affitto al m2 è di 6,2 euro, in crescita del 2,3% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.

Nel complesso Il prezzo medio in Italia, infatti, si attesta a 9,7 euro al m2 (a luglio 2019) con una variazione trimestrale di +3,2%.